lunedì 25 febbraio 2019

Qualcosa...sul MIMO



Il mimo è un linguaggio gestuale che esprime un messaggio senza usare le parole, infatti con i movimenti del corpo, come dice la parola che viene dal Greco miméomi, il mimo si propone di “rappresentare imitando”. La parola mimo ha un duplice significato: si riferisce sia alla tecnica sia all’autore. Il mimo esegue la pantomina, una scena teatrale dove predomina l’espressività corporea. Presso i greci il mimo recitava una farsa popolare in occasione delle feste rurali. Fu in epoca romana che il mimo cominciò a sostituire la parola con l’azione mimica fatta di gesti ed espressioni. Per tutto il Medioevo i mimi mantennero viva la tradizione dello spettacolo: impararono a fare giochi di abilità, a suonare, a cantare e anche a esibirsi in danze acrobatiche. La vera riscoperta del mimo avviene in epoca moderna per opera dei francesi: fu ètienne Decroux nel Novecento il primo a operare una classificazione dei principi e delle regole del mimo. Attualmente il mimo è presente soprattutto negli spettacoli circensi, di piazza e di varietà.

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